Carissimi i miei lettori. Nel mio articolo precedente ho scritto un po' di Kim. Stavolta scrivo il seguito, perché si dice che finalmente Kim sia riapparito in pubblico. Come ho scritto nell'articolo precedente John Delury e Peter J. Hayes, 2 dei massimi esperti mondiali in questioni nordcoreane-intervistato in esclusiva dall'AGI. Ed ho scritto dei pezzetti dell'intervista e la mia opinione personale. Tuttavia in verità la conclusione dell'intervista era molto diversa di quella mia, perciò volevo riprovare a scrivere su quel argomento. Allora cominciamo.
Il professore australiano Hayes ha un'ipotesi "Secondo me si tratta di un ulteriore morbido dell'interregno da egemonia post-nucleare nel quale ci troviamo attualmente".
In altre parole :sullo sfondo del mistero Kim si staglia l'ombra dell'atomica nordcoreana. "è probabile che Pyongyang stia realizzando miglioramenti marginali alle testate nucleare, al design e alla costruzione dei suoi missili", spiega Hayes, "ma senza effettuare test c'è poco che possa essere fatto per rafforzare il proprio arsenale, a parte realizzare un maggior numero di testate a seconda delle riserve disponibili di materiale fissile".
E si tratta di una strategia aggiunge l'analista, "che probabilmente non cambierà anche se vi fosse un nuovo leader, perché è radicata nelle circostanze geopolitiche e nell'isolamento determinato dalle sanzioni, non nell'ideologia".
Ci concludiamo un po'. Il professore australiano pensa che la scomparsa di Kim abbia molto relazione del nucleare. Caspita!! Non l'ho mai immaginato. Il leader nordcoreano è apparito da una fabbrica del concime, purtroppo non da un arsenale. Bene, andiamo avanti.
Delury, dal canto suo, aprire uno squarcio su un ulteriore prospettiva di questo mistero: il coronavirus. "Vi sono vari precedenti per Kim nello stare per certi periodo alla larga da eventi pubblici", afferma il docente americano, "motivi il quale la presunzione di morte appare sproporzionata, anche se è apparsa fuori posto l'assenza del leader alle cerebrazioni per l'anniversario della nascita di suo nonno Kim Jong-il, lo scorso 15 aprile. Tuttavia, vale la pena tenere a mente che sta infuriando una pandemia che a colpita pure la Corea del Nord: mentre il governo affermato che nel paese non vi sia un solo singolo caso di contagio, non vuol dire che Pyongyang ignori il Covid19 oppure lo tratti con leggerezza. Al contrario: i suoi confini sono stati chiusi completamente a febbraio. Lo stesso Kim ha parlato in pubblico varie volte della necessità di vigilare per contrastare l'epidemia. Forse la spiegazione più semplice della sua assenza è che sta cercando di evitare gli eventi pubblici per lo stesso motivo per cui lo fanno tanti altri: stare alla larga dal coronavirus".
Quindi Kim era scappato dal coronavirus, vero? Allora la mia ipotesi è corretta, giusto? Lui ha paura del coronavirus. Poi l'articolo continua inutilmente la spiegazione come la Corea del Nord non ha le strutture mediche che aiuti a sopravvivere al virus. Il professore sostiene " Il dialogo ed un impegno pieno su più canali è il modo giusto per creare una relazione funzionale con la Corea del Nord e per ridurre il rischio di una guerra nucleare in Corea e oltre". Che tuttavia non manca di puntare il dito su Washington: in teoria, "La strategia di Trump avrebbe potuto portare ad una svolta, ma la sua incapacità di essere coerente, le sue mosse erratiche e incompetenti il suo approccio contraddittorio nel vertice di Hanoi hanno probabilmente convinto la leadership nordcoreana che è che impossibile contare su un accordo con gli Usa, persino sotto Trump".
Tante volte ho detto che Trump è incapace. Ecco anche il professore l'ha affermato!! Se Trump vincesse l'elezione presidenziale americana successiva, la guerra scoppierebbe. Questa cosa è molto pericolosa, i cittadini statunitensi lo capiscono? L'articolo continua a spiegare che quanto la Cina è importante per i nordcoreani. Infatti la Cina ha seminato il virus e ha subito il danno del virus. Eppure si è ripreso il più presto degli altri paesi e ha inviato i medici negli altri paesi dove hanno tanti contagi del virus (incluso l'Italia), per questo molti paesi contano sulla Cina. Hayes sostiene "Se gli Stati Uniti rimangono concentrati su se stessi per il coronavirus e per il trambusto delle elezioni presidenziali, sarà la Cina a sfruttare l'occasione " data dalla finestra di opportunità " di una cooperazione tra Pyongyang e la Corea del Sud derivante dalla possibile crisi da coronavirus nella Nord. Non so se la Cina si unisca la Corea del Sud e Nord, ma non cambierà niente. Insomma il nemico della Cina è noi giapponesi. La Cina non attaccherà gli Usa. E per gli americani il nemico è il Giappone. Questa situazione non cambierà mai, se Trump sarà ancora il presidente americano. Io non fido in Trump.
L'ultimo capitolo. Secondo l'articolo :E questo considerando che Kim non è né un pazzo né un ingenuo sulla scena internazionale " Ha mostrato un approccio cauto combinato con la capacità di assumersi grandi rischi nei momenti critici, nonché un'evidente volontà di avviare un dialogo con gli altri leader. Sta cavalcando una tigra in circostanze molto difficili e pericolose, ma sa esattamente cosa sta facendo". Mi sembra un po' esagerato. Dubito che lui abbia una capacità di fare uscire il suo paese da questa pessima situazione mondiale. Mi pare che lui sia solo soltanto un vigliacco, perché finalmente il trambusto del coronavirus sta finendo ed allora lui è riapparito in pubblico. Però come l'articolo ha scritto lui non è ingenuo.
Ho scritto tanto, ma volevo terminare un articolo della notizia in italiano su internet. Grazie mille. A presto. Ciao.
Il professore australiano Hayes ha un'ipotesi "Secondo me si tratta di un ulteriore morbido dell'interregno da egemonia post-nucleare nel quale ci troviamo attualmente".
In altre parole :sullo sfondo del mistero Kim si staglia l'ombra dell'atomica nordcoreana. "è probabile che Pyongyang stia realizzando miglioramenti marginali alle testate nucleare, al design e alla costruzione dei suoi missili", spiega Hayes, "ma senza effettuare test c'è poco che possa essere fatto per rafforzare il proprio arsenale, a parte realizzare un maggior numero di testate a seconda delle riserve disponibili di materiale fissile".
E si tratta di una strategia aggiunge l'analista, "che probabilmente non cambierà anche se vi fosse un nuovo leader, perché è radicata nelle circostanze geopolitiche e nell'isolamento determinato dalle sanzioni, non nell'ideologia".
Ci concludiamo un po'. Il professore australiano pensa che la scomparsa di Kim abbia molto relazione del nucleare. Caspita!! Non l'ho mai immaginato. Il leader nordcoreano è apparito da una fabbrica del concime, purtroppo non da un arsenale. Bene, andiamo avanti.
Delury, dal canto suo, aprire uno squarcio su un ulteriore prospettiva di questo mistero: il coronavirus. "Vi sono vari precedenti per Kim nello stare per certi periodo alla larga da eventi pubblici", afferma il docente americano, "motivi il quale la presunzione di morte appare sproporzionata, anche se è apparsa fuori posto l'assenza del leader alle cerebrazioni per l'anniversario della nascita di suo nonno Kim Jong-il, lo scorso 15 aprile. Tuttavia, vale la pena tenere a mente che sta infuriando una pandemia che a colpita pure la Corea del Nord: mentre il governo affermato che nel paese non vi sia un solo singolo caso di contagio, non vuol dire che Pyongyang ignori il Covid19 oppure lo tratti con leggerezza. Al contrario: i suoi confini sono stati chiusi completamente a febbraio. Lo stesso Kim ha parlato in pubblico varie volte della necessità di vigilare per contrastare l'epidemia. Forse la spiegazione più semplice della sua assenza è che sta cercando di evitare gli eventi pubblici per lo stesso motivo per cui lo fanno tanti altri: stare alla larga dal coronavirus".
Quindi Kim era scappato dal coronavirus, vero? Allora la mia ipotesi è corretta, giusto? Lui ha paura del coronavirus. Poi l'articolo continua inutilmente la spiegazione come la Corea del Nord non ha le strutture mediche che aiuti a sopravvivere al virus. Il professore sostiene " Il dialogo ed un impegno pieno su più canali è il modo giusto per creare una relazione funzionale con la Corea del Nord e per ridurre il rischio di una guerra nucleare in Corea e oltre". Che tuttavia non manca di puntare il dito su Washington: in teoria, "La strategia di Trump avrebbe potuto portare ad una svolta, ma la sua incapacità di essere coerente, le sue mosse erratiche e incompetenti il suo approccio contraddittorio nel vertice di Hanoi hanno probabilmente convinto la leadership nordcoreana che è che impossibile contare su un accordo con gli Usa, persino sotto Trump".
Tante volte ho detto che Trump è incapace. Ecco anche il professore l'ha affermato!! Se Trump vincesse l'elezione presidenziale americana successiva, la guerra scoppierebbe. Questa cosa è molto pericolosa, i cittadini statunitensi lo capiscono? L'articolo continua a spiegare che quanto la Cina è importante per i nordcoreani. Infatti la Cina ha seminato il virus e ha subito il danno del virus. Eppure si è ripreso il più presto degli altri paesi e ha inviato i medici negli altri paesi dove hanno tanti contagi del virus (incluso l'Italia), per questo molti paesi contano sulla Cina. Hayes sostiene "Se gli Stati Uniti rimangono concentrati su se stessi per il coronavirus e per il trambusto delle elezioni presidenziali, sarà la Cina a sfruttare l'occasione " data dalla finestra di opportunità " di una cooperazione tra Pyongyang e la Corea del Sud derivante dalla possibile crisi da coronavirus nella Nord. Non so se la Cina si unisca la Corea del Sud e Nord, ma non cambierà niente. Insomma il nemico della Cina è noi giapponesi. La Cina non attaccherà gli Usa. E per gli americani il nemico è il Giappone. Questa situazione non cambierà mai, se Trump sarà ancora il presidente americano. Io non fido in Trump.
L'ultimo capitolo. Secondo l'articolo :E questo considerando che Kim non è né un pazzo né un ingenuo sulla scena internazionale " Ha mostrato un approccio cauto combinato con la capacità di assumersi grandi rischi nei momenti critici, nonché un'evidente volontà di avviare un dialogo con gli altri leader. Sta cavalcando una tigra in circostanze molto difficili e pericolose, ma sa esattamente cosa sta facendo". Mi sembra un po' esagerato. Dubito che lui abbia una capacità di fare uscire il suo paese da questa pessima situazione mondiale. Mi pare che lui sia solo soltanto un vigliacco, perché finalmente il trambusto del coronavirus sta finendo ed allora lui è riapparito in pubblico. Però come l'articolo ha scritto lui non è ingenuo.
Ho scritto tanto, ma volevo terminare un articolo della notizia in italiano su internet. Grazie mille. A presto. Ciao.
※コメント投稿者のブログIDはブログ作成者のみに通知されます